
Foto-Musica
Sonorizzazioni
Foto-Songs
Soundwatching…
Dal 1997 abbiamo iniziato a esplorare il mondo non solo con occhi aperti facendo fotografie, ma anche con orecchie aperte sentendo l’esigenza di realizzare registrazioni ambientali nei vari luoghi e nelle varie situazioni in cui ci trovavamo, in particolar modo mercati popolari, aeroporti, metropolitane, strade e piazze, autobus, treni, aerei, funivie, scale mobili, cascate d’acqua o di pietre, miniere, boschi, temporali, voci…
All’epoca collaboravamo con la Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino e costruire delle fotografie sonore da abbinare a fotografie tradizionalmente intese è stato un passo quasi obbligato. Fotosonìe per fotografie. E così è nata l’idea della “foto-musica con foto-suoni”, in una memorabile passeggiata nel Parco Kontraskjæret di Oslo di fronte al Centro Nobel per la Pace. La prima creazione compiuta è stata per la sonorizzazione dell’VIII Biennale Internazionale di Fotografia di Torino del 1999.
La “foto-musica” è musica che ascolta l’immagine in profondità. È musica dell’immagine nell’immagine, con i suoni del contesto che ne sono parte viva e integrante. L’immagine conserva nella memoria, sua e nostra, suoni che hanno un valore semantico determinante e imprescindibile. Così, nell’ottica della foto-musica la musica classica contemporanea si attua in contesti socialmente “vivi”, attraverso sonorizzazioni di luoghi pubblici, che si armonizzano in modo coerente e non invasivo con le specificità e la “domanda” del contesto.
Potrebbe ricordare l’idea di musique d’ameublement di quel genio socratico che fu Erik Satie, o per altri aspetti la musique concréte di Pierre Schaeffer o ancora la soundscape composition di Raymond Murray Schafer e Barry Truax, ma con in più un’intensa ricerca di poesia e di volontà mnestica, in un’infinita molteplicità di prospettive e possibili declinazioni sociali. Protagonista: memoria sociale e solidarietà, dove il suono organizzato veicola messaggi oltre il suono stesso, senza che per questo si indebolisca la qualità artistica.


Breve storia retroattiva della Foto-Musica
dal Soundwatching alle prime sonorizzazioni
Gli sviluppi più recenti, in particolare dall’ottobre 2019 a oggi, hanno visto la Foto-Musica impegnata particolarmente sul fronte del “Soundwatching”, per una fruizione consapevole e musicalmente responsabile del nostro paesaggio sonoro e dei foto-suoni che vi abitano. “Soundwatching”, neologismo che ricorda “Birdwatching”, è la capacità di osservare-ascoltare-riconoscere i suoni del paesaggio che ci circonda, con l’obiettivo di una maggiore sensibilità sociale (e musicale) verso i contesti acustici che noi stessi contribuiamo a creare. “Passeggiate soundwatching”, “musiche cangianti itineranti”, “musiche accoglienti” sono solo alcune delle possibili modalità attraverso cui si esprime questa recente inflessione della Foto-Musica, con coinvolgimento crea(t)tivo del pubblico nelle performance e rinnovata considerazione per le problematiche dell’inquinamento acustico e dei diversi punti di vista e di ascolto.
Le tappe che seguono sono disposte in ordine cronologico inverso.
2013-15 | “Foto-suoni per Paraloup”, progetto di sonorizzazione in tre parti della Borgata partigiana di Paraloup 2011 | “I suoni delle cose. Poetica del foto-suono tra filosofia, e(ste)tica e musica”, Milano, Edizioni Curci, pubblicazione con audio CD 2005-6 | “Nuovi linguaggi museali” (Parte I, Parte II, Parte III, Parte IV), ricerca in collaborazione con Holden Art e Politecnico di Torino ■ Musiche dell’aurora e Shahar
■ Arie condizionate
■ Treni persi
■ Mina miniera mia
■ Musiche per la Reggia di Venaria Reale
■ Omaggio a Milan Rašla
Prossimi eventi
con Foto-Musica e Soundwatching
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